L’ACCORDO ITALO-LIBANESE

Quali erano i presupposti politici della nostra presenza a Beirut, e quali i compiti del nostro contingente?

L’accordo tra i governi italiano e libanese venne effettuato mediante lo scambio di due lettere tra il ministro degli Esteri e vice ministro libanese, Fouad Boutros, e l’ambasciatore d’Italia a Beirut Franco Lucioli Ottieri, avvenuto il 29 settembre 1982. L’accordo fu successivamente approvato dalla Camera e dal Senato e ratificato dal presidente della Repubblica Sandro Pertini in base alla legge 29 dicembre 1982 n. 970.

Nella lettera venivano precisati i compiti della forza multinazionale: “il mandato della forza multinazionale sarà di interporsi in località concordate e così di fornire quella presenza multinazionale richiesta dal governo libanese per assistere lo stesso governo e le sue forze armate nella zona di Beirut. Questa presenza faciliterà il ristabilimento della sovranità e dell’autorità del governo libanese nell’area di Beirut per assicurare in tal modo l’incolumità delle persone nell’area e porre termine alla violenza. La forza multinazionale potrà svolgere altre funzioni solo per mutuo accordo”.

Seguono la richiesta di confermare l’intenzione italiana di inviare a Beirut un a forza di almeno 1.100 uomini e le condizioni.

GLI 8 PUNTI DELL’ACCORDO

1. le attività della forza militare italiana saranno conformi alla missione della forza multinazionale.

2. il comando della forza italiana verrà esercitato esclusivamente dal governo italiano attraverso le istanze militari italiane.

3. le forze armate del governo libanese e la forza multinazionale costituiranno un comitato di collegamento e coordinamento, composto di rappresentanti dei governi dei paesi partecipanti alla forza multinazionale e presieduto da un rappresentante del governo libanese. Il comitato di collegamento e coordinamento sarà costituito da due componenti: una per assicurare il collegamento d’insieme e l’altra per assicurare il collegamento e coordinamento a livello militare e tecnico.

4. la forza italiana opererà in stretto coordinamento con le forze armate del governo libanese, allo scopo di assicurare un coordinamento effettivo con le forze armate libanesi, la forza italiana designerà ufficiali di collegamento presso le forze armate del governo libanese ed il governo del Libano designerà ufficiali di collegamento presso la forza italiana. Gli ufficiali di collegamento presso le forze armate del governo libanese presso la forza italiana svolgeranno, tra l’altro, compiti di collegamento con la popolazione civile e con gli osservatori delle Nazioni Unite e rappresenteranno l’autorità del governo libanese in tutte le situazioni che lo richiederanno.

5. nello svolgimento della sua missione, la forza italiana non si impegnerà in combattimenti, salvo che lo richieda l’espletamento del suo compito in appoggio delle forze armate del governo libanese e in caso di autodifesa.

6. resta inteso che la presenza della forza italiana sarà richiesta solo per un periodo limitato per far fronte alle esigenze urgenti poste dalla situazione attuale. I paesi partecipanti alla forza multinazionale ed il governo del Libano si terranno in stretta consultazione in relazione alla durata della presenza della forza stessa. Gli accordi circa la partenza della forza multinazionale daranno luogo a consultazioni speciali tra il governo libanese ed i governi dei paesi partecipanti alla forza. La forza italiana lascerà il Libano su richiesta del presidente del Libano o su decisione del governo italiano. Resta inteso, in particolare, che la partenza del contingente italiano avrà luogo tenendo conto della necessità di assicurare i tempi tecnici e le modalità necessarie al suo ritiro.

7. il governo del Libano e le forze armate del governo libanese prenderanno tutte le misure necessarie per assicurare la protezione del personale della forza italiana e per ottenere, da parte di tutti gli elementi armati che attualmente non si trovano sotto l’autorità del governo libanese. L’assicurazione che essi si asterranno da atti di ostilità contro elementi della forza multinazionale e non interferiranno in alcun modo con le attività della forza stessa.

8. la forza italiana disporrà sia della libertà di movimento sia del diritto di svolgere le attività ritenute necessarie per il compito della sua missione e per il supporto del suo personale. Di conseguenza godrà dei privilegi ed immunità accordati al personale diplomatico dell’Ambasciata italiana a Beirut, ivi compresa l’esenzione   formalità di entrata, di uscita, di soggiorno e doganali nel Libano. Parimenti i beni e le attrezzature del contingente italiano introdotti in Libano saranno esenti da ogni imposta, tassa o diritto di qualsivoglia natura.